20 Settembre: Riflessioni sul 153° Anniversario della Presa di Roma e l’Unificazione dell’Italia

Il 20 settembre 1870, un evento cruciale nella storia italiana ebbe luogo: la Presa di Roma. Questo giorno segnò non solo la fine del potere temporale dei papi, ma anche la completa unificazione dell’Italia. Mentre commemoriamo il 153° anniversario di questo momento storico, è essenziale riflettere sul suo significato e sulle sue ripercussioni.

Il Contesto Storico
Dopo l’unificazione dell’Italia nel 1861, Roma rimase un’eccezione. La città era ancora sotto il controllo papale, protetta dalle truppe francesi. Tuttavia, la situazione cambiò drasticamente nel 1870. La Francia, impegnata nella guerra franco-prussiana, ritirò le sue truppe, lasciando Roma vulnerabile.

L’Assalto a Porta Pia
Il 20 settembre, le truppe italiane, guidate dal generale Raffaele Cadorna, lanciarono un assalto contro le mura aureliane presso Porta Pia. Dopo una breve resistenza, le truppe italiane riuscirono a penetrare nella città, segnando la fine dell’autonomia papale.

Le Ripercussioni
La Presa di Roma ebbe profonde conseguenze. La città divenne rapidamente la nuova capitale del Regno d’Italia, spostando il centro politico da Firenze. Il Papa, Pio IX, si ritirò in Vaticano, proclamandosi “prigioniero del Vaticano”. Questo stato di tensione tra il papato e il governo italiano durò per quasi sessanta anni, fino ai Patti Lateranensi del 1929.

Riflessioni Moderne
Oggi, mentre guardiamo indietro a questo evento, è fondamentale riconoscere l’importanza della Presa di Roma nell’ambito dell’unificazione italiana. Questo evento non solo ha consolidato l’Italia come una nazione unita ma ha anche gettato le basi per la moderna relazione tra la Chiesa e lo Stato in Italia.

In conclusione, il 20 settembre rimane una data fondamentale nella storia italiana. Mentre celebriamo il 153° anniversario, dobbiamo ricordare le lotte, i sacrifici e la visione di coloro che hanno lavorato per un’Italia unita e sovrana.

Un Giorno di Festa Nazionale

Dopo il 1870, il 20 settembre divenne una festività nazionale, celebrata con grande entusiasmo in tutto il paese. A Roma, in particolare, la giornata era caratterizzata da parate militari, discorsi ufficiali e manifestazioni patriottiche. Le strade della capitale erano adornate con bandiere tricolori e la gente si riuniva in piazze e luoghi pubblici per partecipare alle celebrazioni.

La Fine di una Tradizione

Tuttavia, con la firma dei Patti Lateranensi nel 1929, che riconoscevano la sovranità del Vaticano come Stato indipendente, la celebrazione del 20 settembre come festa nazionale fu abolita. Nonostante ciò, la data rimane impressa nella memoria collettiva degli italiani e viene ancora ricordata, seppur in modo meno ufficiale, da molte persone e associazioni in tutto il paese.

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