28 Settembre: Il Festival delle Marionette dell’Autunno Incantato fino al 30 settembre 2023

C’era una volta, dal 21 al 30 settembre, quando la Romagna si vestiva di magia e incanto per ospitare il Festival Internazionale dei Burattini e delle Figure, noto come “Arrivano dal Mare!”. Questo festival, giunto alla sua quarantatreesima edizione, era uno dei più antichi e affascinanti eventi teatrali italiani dedicati al mondo delle marionette e delle figure misteriose.

L’organizzazione di questa straordinaria festa era affidata alla storica compagnia e Famiglia d’Arte Monticelli/Teatro del Drago, in collaborazione con i Comuni di Ravenna, Gambettola, Cervia, Longiano e Gatteo, la Regione Emilia Romagna e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il festival aveva il compito di portare alla luce il lavoro artistico delle migliori compagnie teatrali di figura, sia a livello nazionale che internazionale.

Tra gli ospiti di questa favolosa festa a Ravenna c’erano il Maestro Mimmo Cuticchio, che tornava dalla sua esperienza a Roncisvalle per incantare il pubblico nella suggestiva Chiesa di San Damiano. Poi c’era la Compagnia Marionettistica Carlo Colla e Figli, con la loro nuova produzione “Marionette che Passione!”, un viaggio magico nella storia e nella tecnica di manipolazione delle marionette italiane più famose.

E non poteva mancare il mirabolante Teatro dei piedi di Laura Kibel, un misto tra mimo e burattini, che faceva sognare grandi e piccini. E che dire dell’eclettico Claudio Cinelli, che con la sua produzione artistica trasformava il Teatro di Figura in un’opera lirica sperimentale, regalando al pubblico una poetica unica.

Il catalano Carles Canellas, Rocamora Teatre, aveva portato la sua ultima creazione, dove la “Marionetta neutra” si trasformava in base alle maschere che indossava. E poi c’era la compagnia sarda Is Mascareddas, con il loro intramontabile “Areste Paganos” e la nuova produzione “Venti Contrari”, dedicata a Giuseppina e Albina Cotroneo, sotto la sapiente regia dell’austriaca Karin Koller.

Le compagnie ravennati Drammatico Vegetale/Ravenna Teatro e Teatro del Drago avevano regalato al pubblico due spettacoli straordinari: “Leo, uno sguardo bambino sul mondo”, dedicato a Leonardo Da Vinci, e il “Concerto per Burattini e Musicanti”. E c’era anche lo spettacolo “Angelo” del Teatrino dell’Erba Matta, vincitore della quinta edizione de “I Teatri del Sacro”, e “Gretel e Hansel”, l’ultima produzione di Mirto Baliani per il Teatro delle Briciole.

Ma non erano solo gli artisti a esibirsi in questa favola vivente. I giovani e i giovanissimi avevano il loro spazio, con David Zuazola e il suo “Game of Time”, frutto della regia di sette diversi artisti internazionali, e “Nuovo Eden” di Jessica Leonello/Chronos 3.

E poi c’era il teatrino poetico del norvegese Jaap den Hertog, Teater Fusentast, con il suo spettacolo “The Parisian Pillow Case”, e l’adorabile spettacolo per i piccolissimi, “A spasso con Olivia” (per i bimbi dai 18 mesi in su), ultima produzione del CTA di Gorizia. E non potevamo dimenticare il gradito ritorno di Horacio Peralta, che era sia insegnante che performer, con lo spettacolo “Il Titiritero”.

“Il Festival internazionale di burattini e del teatro di figura,” avevano dichiarato il sindaco di Ravenna Michele de Pascale e l’assessora alla Cultura Elsa Signorino con un sorriso, “è un evento che attendiamo sempre con entusiasmo. Quest’anno, nell’edizione di Ravenna, è ancora più ricco di iniziative e rappresenta una tradizione antica quanto la nostra cultura, che merita di essere seguita e sostenuta. Le storie raccontate dai burattini incantano sia adulti che bambini e ci permettono di guardare il mondo con occhi diversi, attraverso la lente magica dell’ironia e dell’umorismo.”

Questo magico Festival aveva il titolo di “GenerAzioni”, perché oltre agli spettacoli, offriva un programma ricco e variegato. Si teneva un convegno internazionale dal titolo “Per una scuola Nazionale di Teatro di Figura” presso la Sala Convegno dell’Autorità Portuale di Ravenna, ideato e organizzato in collaborazione con Teatro Gioco Vita, Teatro delle Briciole e Teatro del Buratto.

C’era anche un masterclass chiamato “La Bottega dei Burattini” che si svolgeva dal 21 al 28 settembre, tenuto dagli insegnanti Horacio Peralta, Natale Panaro, Mauro Monticelli e Andrea Monticelli. E poi c’era una mostra inedita in Emilia Romagna, intitolata “La crudele storia – Personaggi dell’Opera dei Pupi a Napoli”, che veniva inaugurata alle ore 18 del 25 settembre presso Palazzo Rasponi delle Teste di Ravenna.

Questa mostra, curata dal museo IPIEMME (International Puppet Museum di Castellammare di Stabia) e dalla Compagnia degli Sbuffi, faceva rivivere i personaggi dell’Opera dei Pupi in un’atmosfera incantata. C’era anche una mostra fotografica intitolata “Burattinai!!!!!!”, a cura di Mauro Foli, e un incontro a Longiano presso il Foyer del Teatro Petrella sull’editoria e il Teatro di Figura, a cura del Professor Alfonso Cipolla, che presentava le nuove pubblicazioni e le nuove case editrici nate in Italia. Inoltre, veniva presentato il libro di Gigio Brunello, “Tragedie e Commedie per tavoli e baracche”.

Il Festival era anche un’occasione per incontri di rilevanza nazionale, come il “Festival in Rete” presso il Museo La casa delle Marionette, alla presenza del Presidente dell’Associazione dei Teatri di Figura, Piero Corbella, del vice presidente di Italia Festival Franco Belletti e di Roberta Colombo, rappresentante dell’International Festival Commission dell’Union Internationale de la Marionnette (UNIMA).

Ma il momento clou era rappresentato dall’Adunanza Burattineide, che si svolgeva il 29 settembre presso l’ex Macello di Gambettola. Questa tavola rotonda vedeva la presenza dei più grandi Burattinai Italiani di Tradizione, dalle Famiglie d’Arte alle giovani generazioni e al rapporto con i loro Maestri. Era un incontro tra tradizione e sperimentazione, un momento magico che coinvolgeva tutti, dai maestri più anziani ai giovani talenti.

Le ultime giornate del Festival si svolgevano nella zona cesenate fra Longiano, Gambettola e Gatteo e erano focalizzate sul Teatro dei Burattini, con uno spettacolo imperdibile intitolato “La Ginevra degli Almieri”. Era un’esperienza straordinaria, che riuniva artisti come Romani Danielli, Marco Jaboli, William Melloni, Moreno Pigoni, Riccardo Pazzaglia, Mattia Zecchi, Grazia Punginelli e Milena Fantuzzi, in una rappresentazione che incantava il cuore di chiunque avesse la fortuna di assistere a questa magica performance.

E così, il Festival Internazionale dei Burattini e delle Figure “Arrivano dal Mare!” continuava a incantare il pubblico, portando avanti una tradizione secolare e regalando momenti di puro incanto e meraviglia a grandi e piccini. Era un evento magico, in cui le marionette prendevano vita e le figure misteriose raccontavano storie di emozione e avventura. Un’esperienza unica, in cui il teatro di figura si trasformava in un mondo incantato, dove la magia era di casa.

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